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Giornata Europea della Logopedia

Giornata Europea della Logopedia

GIORNATA EUROPEA DELLA LOGOPEDIA

6 Marzo 2020

Giornata Europea della Logopedia | 6 marzo 2020
Giornata Europea della Logopedia | Webinar organizzato da FLI Lombardia

Cosa sono i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)?

Con il termine Disturbi Specifici dell’ Apprendimento ci si riferisce ai disturbi delle abilità scolastiche, e in particolare a: DISLESSIA, DISORTOGRAFIA, DISGRAFIA, e DISCALCULIA .
La Consensus Conferenze dell’Istituto Superiore di Sanità (2011) definisce i DSA disturbi che coinvolgono uno specifico dominio di abilità, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale . In Italia i DSA mostrano una prevalenza oscillante tra il 2,5% e il 3,5% della popolazione in età evolutiva.
La DISLESSIA è un disturbo settoriale della lettura, in particolare nella correttezza e nella rapidità che si manifesta in un soggetto in età evolutiva con un quoziente intellettivo nella media. La DISORTOGRAFIA è un disturbo specifico di scrittura e si caratterizza per difficoltà nel consolidare gli aspetti ortografici . Gli errori possono essere : fonologici (es. vesta invece di festa), non fonologici (separazione e fusioni illegali, errata rappresentazione CU/QU) e fonetici (omissioni di accenti o doppie). La DISGRAFIA è un disturbo specifico di scrittura che si manifesta come difficoltà nella realizzazione grafica La DISCALCULIA è un disturbo che interessa il riconoscimento, la comprensione e la riproduzione della quantità, saper riconoscere simboli numerici, i processi e le procedure di calcolo mentale e scritto.

Questi disturbi spesso si presentano in comorbilità con disturbi da deficit dell’attenzione/iperattività e disturbi primari del linguaggio che determinano un’ eterogeneità dei profili funzionali dei soggetti con DSA .
La legge 170/2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” rappresenta un passaggio fondamentale, in quanto costituisce il primo quadro di riferimento normativo italiano che riconosce ufficialmente i Disturbi Specifici di Apprendimento nelle quattro forme (dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia) e garantisce ai soggetti con DSA il diritto inalienabile allo studio e il perseguimento del successo formativo.


Come riconoscere un DSA?

 

RILEVAZIONE E INTERVENTO PRECOCE 

Le difficoltà nelle competenze comunicativo-linguistiche, motorio-prassiche, uditive e visuospaziali in età prescolare sono possibili indicatori di rischio di DSA, soprattutto in presenza di altri casi in famiglia. Tali difficoltà devono essere rilevate dal Pediatra nel corso dei periodici bilanci di salute, o segnalate dagli insegnanti della scuola dell’infanzia e del primo anno della scuola primaria. Se persistenti nel tempo vanno segnalati ai servizi sanitari dell’età evolutiva per una valutazione clinica di approfondimento.

Attività di rilevazione precoce possono essere svolte dalle istituzioni scolastiche in collaborazione con gli specialisti a partire dalla scuola dell’infanzia e nel primo ciclo della scuola primaria (Consensus Conference ISS, 2011 quesito B2). Il principale beneficio che deriva dall’individuazione precoce dei bambini con difficoltà nei prerequisiti degli apprendimenti e nell’acquisizione delle abilità strumentali di lettura e scrittura è la possibilità di attuare nell’immediato attività di recupero e potenziamento in ambito scolastico costruite a partire dalla potenzialità del soggetto.

Segnali di allarme:

A fine prima primaria bambini che hanno difficoltà nell’acquisizione della lettura e scrittura (difficoltà di associazione fonema-grafema, mancato raggiungimento del controllo sillabico in lettura e scrittura, eccessiva lentezza in lettura e scrittura) e abilità nell’area del numero e del calcolo (conta entro il 10, riconoscimento di piccole quantità, lettura e scrittura dei numeri entro il dieci). L’individuazione di tali difficoltà è finalizzata alla realizzazione di attività didattiche-pedagogiche mirate a potenziare il processo di apprendimento delle strumentalità di lettura, scrittura e calcolo

In seconda primaria difficoltà nel riconoscere e fondere le sillabe con una lentezza di lettura ancora significativa; in questo caso ci sono probabilità che si possa sviluppare un DSA ed è opportuno l’invio ai Servizi per una valutazione di approfondimento.

 

PERCORSO DIAGNOSTICO

Il Percorso diagnostico è complesso, multiprofessionale e multidimensionale, Nel percorso diagnostico sono coinvolti prevalentemente le figure del Medico Neuropsichiatra, dello Psicologo e del Logopedista. La diagnosi viene effettuata seguendo le linee guida attualmente indicate per i DSA ( CC 2007, ISS 2010, PARCC 2011) e declinate in regione Lombardia da una normativa regionale (nota regionale 5 luglio 2011 nota regionale 22 giugno 2015 http://normativasan.servizirl.it/port/GetNormativaFile?fileName=6763_Nota DSA 22 giugno 2015 prot. 18622.pdf). Il percorso diagnostico prevede: valutazione neurologica; somministrazione test di livello cognitivo; batteria test per lettura, scrittura e calcolo . Possono essere integrati valutazioni di approfondimento in ambito linguistico, mnestico, attentivo e psicologico, quest’ultimo per valutare l’impatto emotivo ed ambientale del disturbo. La Certificazione redatta su apposita modulistica (Nota regionale 22 giugno 2015 e 23 dicembre 2015) contiene la categoria diagnostica in riferimento ICD10 e il Profilo di funzionamento del soggetto (competenze cognitive, relative agli apprendimenti ed eventuali approfondimenti relativi al linguaggio, memoria e attenzione, visuospaziali e relative alle abilità scolastiche) utili per formulare una proposta riabilitativa e per dare indicazioni al percorso didattico personalizzato in ambito scolastico.

 

E dopo la diagnosi cosa fare?

 

DSA E INTERVENTO DI RETE
La gestione dei soggetti con DSA implica un lavoro di rete i cui attori sono la famiglia, il Pediatra di famiglia, gli specialisti e la scuola. La famiglia rappresenta il primo e più importante riferimento con il quale i Professionisti sanitari e la scuola devono stabilire un rapporto di collaborazione .

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP)
E’ un documento con cui il consiglio di classe struttura un percorso formativo personalizzato per tutti i bambini-ragazzi che presentano difficoltà di apprendimento obbligatorio in presenza di DSA . Coinvolge una pluralità di soggetti ( consiglio di classe, famiglia, specialisti). Il PDP viene redatto dal team dei docenti al fine di evidenziare le strategie didattiche, le modalità compensative e dispensative che meglio corrispondono ai bisogni dell’alunno per promuoverne l’inclusività didattica. Una volta redatto il PDP deve essere condiviso e firmato dalla famiglia . (Linee guida DSA all nota regione Lombardia 23 dicembre 2015 http://normativasan.servizirl.it/port/GetNormativaFile?fileName=8600_nota2015_22094_disturbi_apprendimento.pdf).

RIABILITAZIONE
La riabilitazione logopedica viene proposta a cicli rinnovabili tenendo conto del profilo comunicativolinguistico funzionale, dell’età e della gravità , deve basarsi su chire evidenze scientifiche e prevedere con monitoraggio finalizzato a misurare l’outcome dell’intervento proposto.

L’intervento sui prerequisiti meta fonologici rivolto a bambini in carico per disturbo del linguaggio, nell’anno precedente la scolarizzazione riduce le difficoltà funzionali del dislessico (Harm e Seidenberg 1999) e dislessia rendono più facile il percorso scolastico (Leonard 1998).

Il trattamento riabilitativo nel soggetto con diagnosi di DSA mira a correggere, promuovere migliorare e generalizzare le competenze e le strategie del soggetto in senso adattivo . Effettua il il counseling alla famiglia che ripropone in ambito famigliare il lavoro specifico indicato dal Logopedista. Il trattamento si avvale anche di strumenti informatici in particolare per le difficoltà in ambito di lettura. Il Logopedista si occupa di istruire il soggetto all’uso degli strumenti compensativi che spesso vanno introdotti parallelamente alla riabilitazione.

 

 

Chi è il Logopedista?

Il logopedista è l’operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante, (Decreto 14 settembre 1994, n. 742) e iscritto all’ ordine TSRM e PSTRP (legge n. 3 dell’ 11 gennaio 2018 – DM 13 marzo 2018) svolge la propria attività nella prevenzione e nel trattamento riabilitativo delle patologie del linguaggio e della comunicazione in età evolutiva, adulta e geriatrica.

L’attività del logopedista è volta all’educazione e rieducazione di tutte le patologie che provocano disturbi della voce, della parola, del linguaggio orale e scritto e degli handicap comunicativi.

Il Logopedista è il Professionista sanitario che si occupa della valutazione e dell’intervento della comunicazione e del linguaggio orale e scritto e abilità ad esso connesse. Rispetto alla Persona con DSA nel colloquio logopedico il Logopedista si occupa di raccogliere le informazioni specifiche relativamente al disturbo presentato, al funzionamento di lettura, scrittura e capacità matematiche, rendimento scolastico, pregresse difficoltà dello sviluppo linguistico. Somministra i test utili alla stesura del Profilo Comunicativo linguistico e del Bilancio logopedico che sintetizza le aree di forza e le aree di debolezza del soggetto con DSA e precisa i fattori che sostengono l’indicazione al trattamento . Il Bilancio viene condiviso in equipe con i professionisti sanitari che hanno partecipato al percorso diagnostico del soggetto con DSA e contribuisce alla diagnosi nosografica e funzionale per stesura della Certificazione DSA valida per tutto il percorso degli studi. La Certificazione prevede successivi aggiornamenti del Profilo funzionale . La diagnosi è il punto di partenza per il progetto riabilitativo, counseling al soggetto, ai genitori e alla scuola. Contiene indicazioni utili agli insegnanti per la stesura del PDP in merito all’utilizzo degli strumenti compensativi (la sintesi vocale, i libri digitalizzati, la calcolatrice, la videoscrittura, la possibilità di avere tempi più lunghi per l’esecuzione di verifiche ecc) e le misure dispensative, che permettono al ragazzo di svolgere con alcuni accorgimenti o non svolgere prestazioni che risultano particolarmente difficili a causa delle proprie difficoltà (dispensa dallo lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, copia dalla lavagna, studio mnemonico delle tabelline dispensa ove necessario dallo studio della lingua straniera in forma scritta programmazione di tempi più lunghi per lo studio a casa e per le prove scritte ecc).

Per ulteriore materiale preparato in occasione della Giornata Europea della Logopedia 2020 consultare www.fli.it www.cplol.eu